Il cielo a Roma fa parte dei monumenti, completa l’eternità che vi si respira. Ogni giorno racconta una storia del passato ai suoi abitanti, come se la malinconia fosse appiccicata da una colla invisibile sulla pietra.
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La cupola di San Pietro continuava a cambiare colore, con il passare dei minuti; rosa, viola, blu, come una di quelle lampade d’atmosfera messe lì ad arredare e a rendere accogliente il resto: il fulcro emozionale dell’ambiente.
Tratto dal mio romanzo (ancora inedito) “Con questi chiari di luna”